TITOLO: “TI CONDANNO AL REINSERIMENTO SOCIALE” – DIMINUIRE LA RECIDIVA CON IL LAVORO DEI DETENUTI!
OBIETTIVO DELLA PROPOSTA: Tornare a veder salire la percentuale dei detenuti al lavoro sopra il 50% (ora a meno del 20%) e consentire in tal modo la diminuzione vertiginosa dei condannati recidivi (DATI ALLA MANO, DEI DETENUTI CHE LAVORANO IN CARCERE O FUORI SOLO L’1% RITORNA A COMMETTERE REATI!)
- Sperimentazione dei “SOCIAL IMPACT BOND” per l’incentivo del lavoro dei detenuti mediante assunzione da parte di soggetti privati: lo Stato emette obbligazioni che verranno acquistate dalle imprese o cooperative datrici di lavoro dei detenuti. Con tali fondi verranno pagati i detenuti al lavoro e le imprese si vedranno restituito, oltre alla somma anticipata, un interesse del 10-15% a saldo ogni tre anni proporzionato alla riduzione progressiva della recidiva nelle carceri. MENO SOVRAFFOLLAMENTO DELLE CARCERI, DETENUTI CHE IMPARANO UN MESTIERE E ANTICIPAZIONE DI FONDI ALLO STATO!
- Rinnovo delle COMMISSIONI PER IL LAVORO DEI DETENUTI istituite presso gli uffici regionali del DAP e presso le Direzioni carcerarie: SONO INATTIVE DAL 1996!
- RETRIBUZIONE DEI DETENUTI GARANTITA MA IN COMPENSAZIONE: 80% della retribuzione torna allo Stato come anticipo della restituzione delle spese di mantenimento e di giudizio del detenuto – il 20% viene erogato al detenuto direttamente sotto forma di MECCANISMO PROPORZIONALE A GETTONI (ad esempio, ogni 10 gettoni 1 euro)
COSTI – BENEFICI STIMATI: Oggi di 54.500 detenuti circa, soltanto il 15 per cento lavora, se non meno! L’obiettivo è farne lavorare più della metà al fine di DIMINUIRE LA RECIDIVA, GARANTIRE UN REINSERIMENTO SOCIALE DEI CONDANNATI, insegnando loro un mestiere e così facendo diminuire le continue procedure di infrazione che l’Italia ha aperte verso la UE.